Dopo lunga istruttoria ha infine visto la luce il Decreto ministeriale ambiente e scurezza energetica 5 agosto 2024, in Gazzetta Ufficiale n.197 del 23 agosto 2024, contenente l’Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM Strade).
Il testo è qui rinvenibile: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2024/08/23/197/sg/pdf
Un passo importante e atteso da tempo per favorire anche l’espandersi della domanda e quindi l’utilizzo di materiali recuperati da rifiuti, così risparmiando risorse naturali e impatti climalteranti, sostenendo il settore del riciclo e i suoi operatori a iniziare dal mercato dei pubblici appalti.
IL GPP
Come ricorda lo stesso Ministero nelle sue pagine dedicate al GPP https://gpp.mase.gov.it/ “ll GPP ( Green Public Procurement , ovvero acquisti pubblici verdi) è uno strumento di politica ambientale che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica, contribuendo, in modo determinante, al raggiungimento degli obiettivi delle principali strategie europee come quella sull’uso efficiente delle risorse o quella sull’Economia Circolare.” Mentre , “I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.”
Il nuovo tassello delle politiche di GPP – CAM STRADE per espressa dichiarazione del governo è stato predisposto in attuazione del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, approvato con decreto 3 agosto 2023 del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e delle Imprese e del Made in Italy.
Esso fornisce indicazioni per le stazioni appaltanti e stabilisce quindi i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione ed esecuzione dei lavori per la costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (come indicate all’art. 2 “Definizione e classificazione delle strade” del decreto legislativo 30 aprile 1992 n.285, “Nuovo Codice della strada” e di opere di pertinenza stradale, quali le piazze, i marciapiedi e i parcheggi ad esse connesse) e previsti dal decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, il Codice dei contratti pubblici.
LA SODDISFAZIONE DEGLI STAKEHOLDER DEL MONDO DEL RECUPERO DI MATERIA
ASSOAMBIENTE, nel ricordare come con le sue Associazioni di riferimento tra cui ANPAR e UNIRIGOMabbiano partecipato attivamente ai lavori del tavolo ministeriale per l’elaborazione dell’allegato Tecnico, ha espresso soddisfazione per il nuovo CAM.
Ha infatti rilevato in apposita circolare ( https://assoambiente.org/entry_p/News/news/15664 ) ad esempio come siano previsti limiti delle emissioni acustiche per le pavimentazioni stradali o che , nel caso di realizzazione di nuove strade, manutenzione straordinaria o adeguamento, si utilizzino miscele per strati di usura aventi prestazioni acustiche tali da contenere il rumore da rotolamento immesso nell’ambiente circostante, così che l’abbattimento della rumorosità di una strada fornisce all’offerta un punteggio premiante, proporzionale al numero di dB ridotti; quanto all’impiego di aggregati riciclati il CAM stabilisce che il progetto di nuova costruzione di strade o rifacimento della pavimentazione preveda che almeno l’80% del peso dei componenti e degli elementi prefabbricati utilizzati nel progetto, sia sottoponibile, a fine vita, a disassemblaggio o demolizione selettiva per essere poi destinato a recupero, riciclo o riutilizzo, nonché definisca la circolarità dei prodotti da costruzione prevedendo la percentuale minima di contenuto di materia recuperata, riciclata o di sottoprodotti; sino all’introduzione possibile di un criterio premiante per l’offerta nei casi in cui si voglia stimolare il mercato dei calcestruzzi contenenti una maggiore quantità di materiale riciclato.
Tutto, sottolinea ASSOAMBIENTE “con l’obiettivo di favorire e indirizzare il riciclo dei materiali derivanti dal trattamento dei rifiuti inerti e dei PFU, creando così nuovi sbocchi di mercato per questi materiali”.
CONTENUTO
La nuova regolamentazione del CAM Strade è formalmente composta da tre scarni articoli e, di contro, da un corposo e dettagliato Allegato.
L’allegato appunto al decreto, che stabilisce gli specifici criteri tecnici, oltre a inquadrare l’ambito di applicazione e fornire indicazioni generali per le stazioni appaltanti, riporta in due distinti capitoli, rispettivamente, i criteri per l’aidamento del servizio di progettazione di infrastrutture stradali e i criteri per l’aidamento dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento di tali infrastrutture.
Esso spazia nella progettazione e realizzazione dalla qualità dei cantieri, all’impatto acustico e veicolare, all’utilizzo di materiali recuperati, durata dell’opera e suo disassemblaggio selettivo, al contenuto di aggregato recuperato nel calcestruzzo sino alla Valutazione dei rischi non finanziari o ESG(Environment, Social, Governance) tra i criteri di aggiudicazione premianti.
AMBITO DI APPLICAZIONE
Le disposizioni del nuovo provvedimento si applicano a tutti i contratti di appalto e alle concessioni aventi per oggetto l’esecuzione di lavori e la prestazione di servizi di progettazione di infrastrutture, includendo interventi di costruzione, manutenzione e adeguamento, come definiti all’art. 2, comma 1, lettere b), c) e d), dell’allegato I.1 del Codice degli appalti.
ENTRATA IN VIGORE
L’entrata in vigore della nuova normativa è fissata al 21 dicembre 2024, cioè a centoventi giorni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale, come dispone l’articolo 3 del decreto.
Avv. Corrado Carrubba