Il “fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati” istituito con la Legge di Bilancio, mira a favorire interventi, sul territorio nazionale, volti a:
- a) sostenere e incrementare l’offerta, nel settore della ristorazione, di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici;
- b) migliorare la conoscenza dei prodotti alimentari tipici nelle Regioni di riferimento, nonché dei prodotti ad indicazione geografica e biologici.
Per l’anno 2022 è prevista una dotazione di un milione di euro, risorse che saranno concesse a fondo perduto.
Con decreto del 6 maggio 2022, il MIPAAF di concerto con il MEF, aveva già individuato i requisiti per l’ammissione al beneficio.
Sono ammessi a presentare istanza di agevolazione:
- a) imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
- b) imprese ricettive, ivi inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
- c) pubblici esercizi, ivi incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.
Tali soggetti devono, ai fini dell’ammissibilità:
– somministrare prodotti alimentari tipici provenienti dalla Regione ove è ubicato l’esercizio o, in caso di necessità, da Regioni limitrofe, nonché di prodotti ad indicazione geografica e biologici;
– promuovere la conoscenza da parte dei consumatori della storia e della cultura enogastronomica di ciascuna Regione e Provincia autonoma, di cui sono espressione i prodotti agricoli tradizionali.
– aver pubblicizzato adeguatamente, alla data di presentazione della domanda, l’utilizzo di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici, nell’ambito della offerta commerciale dell’ esercizio pubblico o commerciale di somministrazione, in modo da favorire la conoscenza dei consumatori dei prodotti alimentari tipici di ciascuna Regione italiana.
Il Decreto del 15 settembre 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 novembre, reca le modalità attuative del decreto 6 maggio 2022, definendo il metodo applicativo di ripartizione del Fondo, l’ammontare assegnato a ciascun territorio regionale, le modalità procedurali di richiesta del beneficio e le modalità di verifica dei requisiti di ammissibilità.
È previsto che a ciascuna regione venga assegnata una quota percentuale del Fondo, in proporzione alla media tra la percentuale di denominazioni protette e la percentuale di PAT (le produzioni indicate nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali) riferibili al proprio territorio regionale, rispetto al totale di denominazioni protette e di PAT presenti sul territorio nazionale, secondo quanto indicato nella tabella allegata.
Le Regioni, cui saranno assegnate le risorse, le ripartiranno in parti uguali tra i soggetti beneficiari che hanno presentato una domanda ritenuta ammissibile e che siano in possesso dei requisiti. Esse stabiliranno con propri provvedimenti attuativi, le modalità di presentazione delle istanze di agevolazione.
I richiedenti dovranno indicare le denominazioni protette, i PAT ed i prodotti biologici che vengono somministrati nell’esercizio della propria attività. Le imprese possono presentare istanza di agevolazione anche conferendo mandato ad Associazioni di cuochi e ristoratori costituite nei modi di legge.
Avv. Valeria Paladino